L'
ansia fa parte della vita, e ciascuno di noi ha a che fare con essa:
con le sue figure fuggitive e arcane, camaleontiche e crepuscolari,
nelle quali si riflette come in uno specchio la linea misteriosa e
affranta delle realtà psicopatologiche e umane: al di qua , e
al di là, di ogni malattia. Come riconoscere le figure dell'
ansia, e come cogliere le sue possibili trasformazioni e i suoi
possibili sconfinamenti, nella depressione, nelle malattie
psicosomatiche, nell' esperienza ossessiva e in quella dissociativa,
ma anche nelle situazioni umane contrassegnate dalla solitudine e
dalla timidezza nell' adolescenza come nella maturità, dalla
nostalgia e dall' attesa, dalle infinite agostiniane inquetudini del
cuore: sono gli orizzonti di senso di questo libro che si confronta,
infine, nell' ansia che sta nello sfondo tematico, umbratile e
scintillante , di alcune esperienze creative. Il discorso sfolgorante
di Simone Weil ci dice come sole le sonde luminose dell' intuizione
consentono di scendere negli abissi dell' interiorità ferita e
della sofferenza che si nascondono, del resto, in ogni figura dell'
ansia.
Eugenio
Borgna è primario emerito di Psichiatria dell' Ospedale
Maggiore di Novara e libero docente in Clinica delle malattie nervose
e mentali presso l' Università di Milano.
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